Le piccole e medie imprese caratterizzano l’economia italiana, e per loro è pensato il conto corrente aziendale che punta a soddisfare tutte le esigenze delle attività.
Questi prodotti sono infatti pensati per la gestione del flusso di denaro offrendo servizi e funzionalità indispensabili per l’amministrazione delle finanze aziendali.
In questo articolo vedremo quali sono i migliori conti correnti aziendali, a cosa serve il conto corrente aziendale per le società, come scegliere il giusto prodotto e quali sono i principali costi del conto.

Indice articolo
Conti aziendali consigliati
- Qonto: adatto a tutte le società di capitali (SRL, SPA) e società di persone (sas, snc, ss ecc..)
- Holvi: adatto per SRL

- Canone: gratuito in promozione, poi a partire da €7 al mese
- Carta di pagamento: Carta Tot dual-mode Visa gratuita
- Interessi attivi: non previsti
Pagamento F24
Attivazione conto con procedura online
CANONE GRATIS IL PRIMO MESE

- Canone: da 9 a 249 €
- Bollo: 0€ (professionisti - sopra i 5000€: 34,2€)
- Prelievi ATM: 1€
- Bonifici: 0€
- C. di credito: non prevista
- C. di debito: 0€
Adatto per: professionisti, freelance, ditte individuali, società.
FINO A 5 CARTE DI DEBITO INCLUSE
A cosa serve il conto corrente aziendale
I conti correnti aziendali, anche detti conti correnti business, sono diventati strumenti indispensabili per le aziende e PMI che hanno l’esigenza di svolgere tutte le attività finanziarie ad esse legate. Con il conto, le società possono acquistare, vendere, effettuare pagamenti, o anche per prestiti o mutui legati all’attività imprenditoriale.
In poche parole, il conto aziendale è il mezzo utilizzato dalle società per la gestione dei flussi di denaro in entrata e in uscita. In più, in caso di azienda con dipendenti vige l’obbligo di avere un conto corrente business.
Come scegliere un conto aziendale
Per scegliere il giusto conto corrente aziendale è necessario capire quali sono le effettive esigenze della società e individuare lo strumento che riesce a soddisfarle.
Tra i fattori da valutare, quindi, ci sono:
- Costi proporzionati alle disponibilità della società e ai servizi inclusi
- Servizi inclusi: dai classici come bonifici, Sdd e domiciliazione delle utenze fino al Pos, agli F24 e al fido
- Internet bankin: per gestire pagamenti e incassi in modo flessibile e autonomo da pc e smartphone
- Strumenti di pagamento: con carte di credito o di debito in base alle esigenze
I principali costi dei conti aziendali
I conti correnti aziendali hanno costi fissi e variabili che cambiano in base all’istituto scelto. I primi sono composti dal canone mensile o annuale e da tutti quei costi che non dipendono dalle operazioni effettuate. I secondi, invece, sono legati alle operazioni come prelievi, bonifici e così via.
Altro aspetto da valutare sono gli interessi, attivi oppure passivi; i primi, offerti sul capitale depositato sul conto, oggi non sono particolarmente elevati, e si aggirano intorno ad una percentuale che va dallo 0 % fino al 2,5 %.
Gli interessi passivi, invece, sono quelli che la banca percepisce.
Come aprire un conto aziendale
Per l’apertura del conto aziendale bisogna presentare alcuni documenti, ossia:
- Partita Iva,
- visura camerale,
- atto costitutivo della società,
- tutto quello che riguarda anche l’ubicazione (per alcuni conti esteri) sul territorio.
In alcuni casi l’apertura può avvenire online sul sito della banca e l’operazione richiede pochi minuti.
Per l’apertura del conto presso una filiale fisica sul territorio è possibile richiedere e fissare online un appuntamento con il consulente dedicato presso la filiale stessa.