La stragrande maggioranza delle aziende e PMI svolgono la loro attività attraverso gli strumenti finanziari che gli istituti bancari mettono loro a disposizione tramite conti correnti appositamente studiati per le principali esigenze commerciali.
Effettuare pagamenti, acquistare o vendere, oppure la gestione di prestiti o mutui legati all’impresa sono tutte attività che richiedono necessariamente l’apertura di un conto corrente aziendale.
Miglior Conto Corrente per PMI
Vediamo insieme, nella tabella qui sotto, quali sono i migliori conti correnti per PMI, in modo tale da avere un quadro generale su quali sono le opportunità più convenienti per questa categoria.

- Canone: da 9 a 99 €
- Bollo: 0€ (professionisti - sopra i 5000€: 34,2€)
- Prelievi ATM: 1€
- Bonifici: 0€
- C. di credito: non prevista
- C. di debito: 0€
Adatto per: professionisti, freelance, ditte individuali, società.
FINO A 5 CARTE DI DEBITO INCLUSE
Caratteristiche di un Conto Corrente per PMI
Le caratteristiche di un conto corrente per PMI si individuano proprio in base alla tipologia di attività svolta dall’impresa, anche se, da determinati servizi e prestazioni non è possibile prescindere.
Ci riferiamo ai c.d. servizi di base (invio bonifici – anche ai propri dipendenti – , possibilità di controllare l’estratto conto bancario e la lista dei movimenti online – se conto corrente online – unitamente all’intera gestione dell’homebanking), ma il conto per PMI può prevedere anche operazioni illimitate, ricevere incassi, avere le coperture assicurative oltre a finanziamenti agevolati.
Il conto per piccole e medie imprese, inoltre, può prevedere una carta di credito, un conto deposito ed un POS e dare la possibilità di pagare tasse e bollettini di conto corrente, gestire ed archiviare documenti.
I principali costi di un Conto Corrente Online per PMI
Ovviamente, le funzioni ed i servizi resi disponibili dai singoli conti correnti per PMI presenti sul mercato bancario incidono – in misura, a volte, anche pesante – sui costi.
Il conto corrente, infatti, in genere può presentare due tipologia di costi, costi fissi e costi variabili.
Costi Fissi
I costi fissi sono rappresentati dal canone di gestione del conto (mensile o annuale), dal canone di gestione delle singole carte di debito o di credito e dal canone di gestione del POS; questi costi possono variare, ed in genere, infatti, variano, da banca a banca.
Costi Variabili
I costi variabili, invece, sono quelli legati alle singole operazioni effettuate: generalmente le banche propongono un numero definito di operazioni a costo zero o determinato, e poi, superato quel limite, il costo dell’operazione è diverso e varia – anche in questo caso – a seconda dell’istituto bancario di riferimento.
Diventa, pertanto, indispensabile verificare le varie proposte dei singoli istituti in modo da avere una visione d’insieme e scegliere, poi, quello più vicino alle esigenze della propria azienda.
Tuttavia, un aspetto da cui riteniamo impossibile prescindere è la solidità della banca, elemento facilmente individuabile nell’appartenenza della stessa al Fondo di Garanzia di tutela dei depositi fino a 100.000 euro.
Al giorno d’oggi quasi tutti gli istituti di credito italiani ed europei sono coperti da questo fondo, a garanzia dell’utenza e dell’istituto stesso.